Le vie del successo sono infinite, ma anche gli ostacoli che si frappongono al nostro obiettivo sono molti.
Alcuni di tali ostacoli, sono estrinseci, fuori di noi, altri sono intrinseci, fanno parte di noi stessi, della nostra personalità ed impediscono spesso la piena attualizzazione delle nostre potenzialità.
Un ostacolo comune , forse uno dei più ricorrenti è la timidezza.
In verità, non sempre chi è timido non ha successo, anzi, la storia ci pone di fronte a personaggi che pur essendo dei timidi, hanno raggiunto le vette della notorietà. Ne citiamo qualcuno: Napoleone, Robespierre, Montesquieu.
Si tratta di eccezioni, eccezioni che sono anche numerose, ma che confermano la regola: la timidezza spesso impedisce l'affermazione personale.
Il timido è introverso, ripiegato in se stesso, molto spesso arrogante, per mascherare la propria condizione caratteriale.
Ma come si combatte la timidezza? Con la volontà, ovvero con quella parte del cervello che rappresenta la coscienza. La timidezza ha sede, infatti, nel subcosciente, nell'ipotalamo. Vedremo in seguito come praticare tale affermazione.
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